Come archiviare file online
Molte volte ci saremo imbattuti nel scegliere dei programmi per capire come archiviare file online nel modo migliore possibile. L'archiviazione è uno di quei temi che potrebbero farci parlare per ore ed ore.
Archiviare è importante, praticamente fondamentale proprio perchè viviamo in un periodo in cui tutto si gioca sui dati. Per questo motivo avere uno spazio sicuro nel quale inserire i propri dati è fondamentale per poter arrivare ad una gestione agevole dei propri lavori. Ma cosa si intende veramente per archiviare
Beh, qui dobbiamo andare un po' indietro nel tempo. Da che mondo e mondo il lavoro d'ufficio e non solo ha sempre considerato l'archiviazione fisica dei dati come parte integrante delle proprie operazioni. Catalogare, ordinare, selezionare documenti e inserirli in spazi che permettano ad essi di essere facilmente reperibili sono le azioni che maggiormente hanno coinvolto negli anni passati i classici impiegati d'ufficio.
Se immaginiamo un ufficio di non molto tempo fa non possiamo non immaginare pile e pile di faldoni inseriti in una stanza con degli armadi specifici, era quello il cuore dell'ufficio, era quello l'archivio. L'archiviazione fisica dei documenti e dei dati è per antonomasia la pratica che richiede maggior pazienza e maggiore precisione, proprio perché il rischio di una svista potrebbe portare a degli enormi danni. Perdere una fattura o semplicemente metterla al posto sbagliato potrebbe voler dire incorrere in danni ingenti per l'intera azienda. Per questo motivo l'archiviazione fisica è sempre stata una pratica importante ma davvero molto rischiosa. Ok ma come archiviare un file online? Con l'avvento del digitale le cose sono inevitabilmente cambiate in meglio. Questo perché il digitale ha rivoluzionato totalmente le limitazioni di tempo e spazio con le quali bisognava rapportarsi nel momento in cui ci si imbatteva nelle operazioni di archiviazione meramente e unicamente fisica. Insomma, il digitale presenta dei vantaggi enormi e indubbiamente esso presenta maggiori garanzie e sicurezze. Ovviamente non parliamo di archiviazione in hardware ma parliamo di piattaforme cloud che ci permettono di archiviare i documenti in piena sicurezza e in una dimensione totalmente slegata dai limiti dell'hardware. La tecnologia cloud ha iniziato a prendere campo una decina di anni fa, per questo motivo può considerarsi una pratica operativa relativamente giovane e recente. Sin dai primi anni questa ha mostrato una vera e propra rivoluzione nel mondo dell'archivistica e del data storing proprio perché, per sua natura, presentava delle enormi e illimitate potenzialità. Essa poggia infatti su delle piattaforme online che hanno potenzialmente degli spazi di conservazione dei dati senza margini. Inizialmente qualcuno mostrava un po'di diffidenza nei confronti di queste piattaforme che si reggevano totalmente sulla corporatura dell'Internet 2.0, ma col passare del tempo tutti i fruitori della rete hanno iniziato a sfruttare questa praticissima tecnologia, tanto che al momento sembra impensabile non ricorrervi. Ma perché tutta questa necessità di utilizzare l'archiviazione dei dati in cloud? La risposta è davvero semplice! Basti pensare agli smartphone che utilizziamo giornalmente e, ad esempio, a tutte le foto che scattiamo! Se non avessimo un supporto cloud nel nostro cellulare, la nostra memoria finirebbe subito e rischieremmo di passare il nostro tempo a cancellare foto! Per questo la maggior parte degli smartphone poggia su sistemi di archiviazione dei dati in cloud che permette di salvare i vari dati in uno spazio online sicuro e fruibile.
Dropbox o Google Drive?
I nomi che vedete nel titolo di questo paragrafo sono sicuramente a voi molto noti! Eh già Dropbox e Google Drive sono fra le piattaforme più conosciute e utilizzate per l'archiviazione dei dai in cloud. Ovviamente esistono anche altre piattaforme che permettono di svolgere le stesse funzioni ma dal momento che Dropbox e Google Drive sono le più usate e anche quelle che gli esperti considerano le più sicure, in questo paragrafo cercheremo di fare un confronto con entrambe.
Tutte e due le piattaforme danno la possibilità di caricare le tipologie di files più comuni che vanno dalle foto, ai documenti di testo di vario tipo, agli audio, fino ad arrivare ai video, ma essi, nel loro pacchetto base offrono una disponibilità di spazio differente e limitato.
Google Drive offre di per sé 15 GB di spazio, ma dobbiamo considerare che nell'archiviazione dei file in cloud rientrano tutti i documenti del pacchetto Google, basti pensare a Gmail, Google Photos e via dicendo. Inoltre Google pone una certa limitazione sul formato di foto e video, se questo limite viene superato lo spazio inizierà a "stringere" un pochino.
Ovviamente Google Drive presenta degli indubbi vantaggi. Primo fra tutti il fatto che può essere utilizzato su sistemi Windows, Android e IOS. Insomma rappresenta una piattaforma facilmente accessibile e praticamente disponibile su qualsiasi tipo di dispositivo la si voglia utilizzare. L'integrazione con le altre applicazioni Google rappresenta un elemento che molti considerano di vantaggio. Questo perché i documenti che vengono salvati e che vengono inviati ad esempio su Gmail possono trovare uno spazio di archiviazione automatico in Google Drive. Questo rappresenta un enorme punto a favore di Google Drive perché questa piattaforma ci dà la possibilità di non perdere tutti i dati che giornalmente riceviamo e facciamo circolare.
Per quanto riguarda Dropbox dobbiamo innanzitutto ricordare che stiamo parlando forse della primissima e più celebre piattaforma di archiviazione in cloud presente sul mercato. Nasce nel 2007 e da quel momento non smette di avere successo tra i vari fruitori dei suoi servizi. Il pacchetto free e base mette a disposizione degli utenti 2GB di spazio, quindi un po' di meno rispetto a Google Drive. Tuttavia Dropbox, così come Google Drive presenta la possibilità di sincronizzare i files attraverso uno specifico software, presenta anch'essa delle funzioni di crittografia e accedendo al pacchetto a pagamento una serie di altre funzioni molto interessanti che non si limitano solo all'estensione dello spazio a disposizione.
Dropbox fin da subito ha puntato a facilitare i sistemi di condivisione delle cartelle tra diversi utenti, per questo motivo potremmo dire che si mostra più intuitivo di Google Drive nello svolgere questa funzione.
Google Drive tuttavia, avendo sempre puntato all'ampliamento dello spazio d'archiviazione, si distingue per un'ottima fornitura di giga rispetto alla formulazione base di Dropbox. Insomma per capire ciò che fa per te bisogna un po' vedere quali sono le tue esigenze. Entrambi i sistemi sono sicuramente ottimi e, cosa di sicuro di primaria importanza, entrambi si mostrano eugualmente sicuri nella protezione dei dati.