L'essenza della fotografia in bianco e nero

Bianco e nero nella fotografia

L'essenza della fotografia in bianco e nero

Con questo blog vogliamo fornirti alcune informazioni di base sugli aspetti tecnici e sulla logica della fotografia in bianco e nero cercando di stabilire una gamma di metodi comunemente disponibili per l'elaborazione delle immagini monocromatiche.
Non entreremo nel dettaglio su come elaborare le fotografie in bianco e nero utilizzando i vari metodi disponibili, piuttosto questo articolo vuole essere una premessa importante per chi si accinge a capire l’essenza della fotografia in bianco e nero.
Queste informazioni generali e non specifiche o dettagliate su metodologie e trucchi da implementare direttamente nei Vostri lavori, sono comunque preziose e creano le basi per una corretta valutazione di intenti nel momento in cui ci si approccia allo scatto.

Una fotografia in bianco e nero non deve essere considerata una foto a colori con i colori rimossi, ma una immagine a colori è in origine una foto in bianco e nero con i colori aggiunti.
Questo costrutto di apertura costituirà una premessa importante per la successiva argomentazione sulle tecniche in bianco e nero.

bambina con orsetto

La fotografia in bianco e nero è l'arte di creare immagini attraverso le differenze di luminanza. Il colore ha per lo più una funzione simbolica ed estetica, aggiunge un umore, uno stato d’animo, una sensazione, una estetica cromatica. Allontanandosi dalla realtà oggettiva, rimuovendo i colori, ad un certo punto si finirà in una realtà più essenziale.
I colori sono solo simboli, la realtà si trova già solo nei valori di luminanza di uno scatto fotografico.
Non a caso il bianco e nero è usato per esprimere un maggiore senso di veridicità e aumenta anche il senso di drammaticità e autenticità di una immagine.

Quindi creare profondità e percepire profondità è più efficace, più chiaro e più facile in bianco e nero, poiché non sarete distratti dalle tonalità e dalla saturazione. In altre parole: i contrasti di colore distraggono dalle differenze del valore di luminanza, essenziali per creare e percepire la profondità. Un'importante conclusione che si può trarre da quanto sopra è che i colori non creano profondità, solo le differenze nel valore di luminanza lo fanno. Di conseguenza, se sei un fotografo a colori e non presti attenzione ai valori effettivi di luminanza (puoi farlo desaturando l'immagine di volta in volta in un livello separato) la tua foto a colori potrebbe perdere la profondità che pensavi di creare generando solo contrasti di colore e contrasti non luminosi.

Partire quindi dall’importante premessa che lavorare in bianco e nero significa lavorare con le differenze di luminanza o con le differenze di intensità della luce è fondamentale per approcciasi correttamente al mondo della fotografia monocromatica e della fotografia più in generale.
La luce è la vera protagonista e vera essenza della fotografia. Vedere il mondo in scala di grigi consente di rendere interessanti scene rese banali dalla quotidianità.
Vedere la luce significa vedere le sue potenzialità, tenendo presente che alle volte basta fare un passo in una direzione o nell’altra per ottenere una luce completamente diversa sul soggetto.

A supporto di quanto detto specifichiamo che contrariamente alla credenza comune, il bianco e nero non è una registrazione a colori con i colori rimossi, ma il colore in origine è una registrazione in bianco e nero con colori aggiunti mediante l'uso di filtri CFA (Color Filter Array).

 CFA

I sensori fotografici infatti come i sensori CCD o CMOS, possono catturare solo intensità luminose e, per la loro natura, sono incapaci di separare le lunghezze d'onda, che in pratica corrispondono al colore reale.
Il colore viene aggiunto tramite un CFA posizionato sul sensore digitale - il sensore stesso, cattura solo la luce, o meglio ancora, i valori di luminanza e sono sempre senza informazioni sul colore.
Il filtro Bayer è l'array di filtri del colore più utilizzato per rilevare le differenze nelle lunghezze d'onda per aggiungere colore a un sensore fotografico.
Un sensore fotografico può solo rilevare i valori di luminanza. In altre parole, un sensore fotografico può registrare solo in bianco e nero.
l filtro Bayer è uno strato fisico posizionato sopra un sensore fotografico CCD o CMOS, contenente una griglia con un motivo di filtri rossi, verdi e blu in grado di identificare le varie lunghezze d'onda che rappresentano i vari colori. Ogni singola porzione colorata rappresenta un pixel sul sensore. In un filtro Bayer ci sono sempre più filtri verdi che rossi e blu poiché i filtri verdi sono più sensibili, proprio come l'occhio umano è più ricettivo per il verde. Se per esempio la luce colpisce il filtro rosso, lascerà passare solo la componente di colore rosso di quella luce e scarterà le informazioni blu e verde. I componenti blu e verdi scartati verranno successivamente aggiunti attraverso un processo di demosaicizzazione (demosaicking) che interpola i colori mancanti per compensare l'immagine a colori. Ciò implica che un sensore di colore mancherà sempre 2/3 delle informazioni per pixel che verranno in seguito indovinate. Il set di dati, contenente i dati di rosso, blu e verde e i valori di luminanza compongono l’immagine ovvero il file di dati RAW; il demosaicking è il processo che si verifica quando, ad esempio, apriamo un file RAW tramite il convertitore RAW in Photoshop. Nonostante il fatto che gli algoritmi demosaicking siano molto “intelligenti” sono pur sempre degli algoritmi che “fanno supposizioni” anche se ben indirizzate e accurate; pertanto tale procedura ha dei difetti che diventano più critici sopratutto attorno ai bordi di una foto e anche nelle aree di un'immagine in cui i colori cambiano bruscamente. È per questo motivo che un fotografo che lavora solo in bianco e nero, trarrà vantaggio da un sensore privo di CFA e nessuna interpolazione sarà parte dell'intero processo.
La necessaria regolazione dei valori di luminanza per l’espressione artistica del tuo scatto sarà quindi più controllabile e individuale e non oggetto di interpretazione algoritmica da parte del software lavorando in bianco e nero.
Anche senza il colore quindi le immagini risulteranno rappresentazioni potenti dello spirito artistico che vuoi manifestare. Al contrario, il fattore colore risulterà spesso volubile e in grado o meno, a seconda del suo appropriato utilizzo, di aggiungere o togliere interesse ad una fotografia. Esso infatti può essere considerato a volte “una distrazione” o risultare addirittura insignificante. Certo è anche il caso in cui la sua presenza è vitale; l’immagine raffigurante un arcobaleno per esempio, induce inevitabilmente alla suggestione dei colori. Ma le qualità visive, geometriche e atmosferiche saranno ben salvaguardate ed evidenziate da un perfetto scatto in bianco e nero come si vede bene anche in questa immagine di uno skyline definito dalle sagome strutturali delle costruzioni e inserito nello spazio da un sapiente gioco di proiezioni atmosferiche e contrasti.

 New York City

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