Grafico freelance: cosa fare per mettersi in proprio
Il grafico freelance è una professione molto ambita nel mondo del web 2.0. Sono molti i giovani creativi che ambiscono a diventare grafici. Ma cosa vuol dire essere grafico freelance? Beh, significa abbracciare in pieno il mondo della grafica senza lavorare con contratti fissi. Essere freelance significa infatti lavorare "in proprio" e cercare dei lavori che possano soddisfare le proprie esigenze senza "dipendere" per troppo tempo da un unico cliente o da un'unica azienda. Significa dunque mantenere una certa libertà, stando sempre alle regole della partita iva! Come si diventa quindi grafico? Questa domanda, prima di essere risposta, richiede una piccola e affascinante riflessione sulla professione del graphic designer. Il mestiere del grafico, o per la precisione, graphic designer, è una di quelle professioni che hanno prosperato nell'era del web 2.0. A dire il vero i grafici esistevano anche tantissimi anni fa, in tempi medievali, basti pensare ai monaci amanuensi che copiavano gli antichi manoscritti e li abbellivano con grafiche mozzafiato. La parola "grafica" infatti deriva dal latino "graphicus" ossia "attinente al disegno" e ci fa pensare a tutto ciò che è connesso al disegno realizzato su carta. Il graphic design invece ha un significato diverso, perché si rifà ad una professione che si lega totalmente alla progettazione grafica su supporto digitale. Si inizia a parlare di graphic design in tempi decisamente recenti, basti pensare alla diffusione del pc negli anni '90. I grafici hanno subito abbracciato questa innovazione e hanno visto in essa del potenziale per sviluppare al meglio la propria professione e toccare orizzonti che precedentemente sembravano impossibili. Il Mac iniziò quindi a diventare lo strumento per eccellenza da utilizzare in ogni studio di graphic design e pian pianino i maggiori programmi di grafica digitale come PhotoShop hanno iniziato a prendere campo, fino a diventare talmente tanto popolari che non solo gli addetti ai lavori, ma anche i "comuni mortali" cominciarono a volerne capire di più e magari fare della grafica digitale un hobby.
Negli anni 90 sono nate anche le prime scuole universitarie specializzate nella grafica pubblicitaria e nel tempo queste si sono continuamente evolute introducendo nuovi corsi e nuovi indirizzi. La prima risposta che ci sentiamo di dare alla domanda di questo articolo "come diventare grafico?" è sicuramente "studia!". Sembra scontato ma è così. Per diventare un graphic designer di livello è necessario studiare e iscriversi ad una scuola universitaria di graphic design. In Italia ci sono molteplici scuole di prestigio specializzate nei mestieri della grafica ed alcune di esse sono molto selettive, ma ciò significa che esservi ammessi comporta un percorso formativo di alto livello. lo IED di Milano è probabilmente la scuola di design più importante d'Italia, ma anche l'indirizzo Design del Politecnico di Milano o l'Istituto d'Arte Applicata di Torino rappresentano delle eccellenti scuole in cui formarsi per diventare graphic designer. Si tratta quindi di percorsi universitari che debbono essere raggiunti dopo il diploma e che, in alcuni casi, richichiedono alcune conoscenze di base. Tuttavia non è così per tutte le scuole, quindi se si è interessati a frequentarle vale sempre la pena verificare con ogni singola istituzione quali sono i criteri d'ammissione. Non è necessario avere un diploma di Istituto d'Arte o di Liceo Artistico per essere ammessi in queste scuole di specializzazione universitaria. Tuttavia iniziare un percorso di formazione in questi istituti di istruzione superiore potrebbe facilitare l'approccio ad alcune materie che verranno poi affrontate all'università. Gli ingredienti principali che un futuro grafico deve possedere sono necessariamente la creatività, l'apertura mentale e sicuramente la dimestichezza nell'usare la tecnologia. Sono queste le doti che colpiranno maggiormente dei professori addetti alla selezione dei futuri studenti della propria scuola universitaria di grafica pubblicitaria.
Cosa fa un grafico e come trovare nuovi lavori
Dopo aver spiegato cosa è un grafico e come si diventa grafico è ora il momento di capire bene cosa fa un grafico. Il grafico o graphic designer realizza dei progetti grafici che hanno a che fare con il mondo della pubblicità e della comunicazione. La progettazione di tali lavori viene affidata interamente al mezzo digitale, che nella maggior parte dei casi è rappresentato dal Mac. La Apple infatti ha sin da subito puntato sulla creazione di prodotti che fossero particolarmente attenti alla progettazione grafica e al design, per questo è diventato un po' il marchio di riconoscimento di ogni addetto ai lavori. I grafici possono lavorare come freelance oppure possono lavorare in agenzie o studi addetti alla grafica pubblicitaria, o ancora nei team di comunicazione di un'azienda. Si tratta di vie e modalità diverse per mettere in pratica il proprio talento e per esercitare il proprio mestiere, ma tutte presentano dei vantaggi.
Essere freelance significa avere partita IVA ed esercitare questo mestiere senza contratti lunghi o vincoli permanenti con un'azienda particolare. Significa essere capi di se stessi e questo comporta inevitabilmente una serie di vantaggi. Lavorare in uno studio specializzato in grafica e comunicazione significa invece essere inseriti in un team di grafici con i quali collaborare per realizzare determinati progetti richiesti da privati, associazioni o da aziende. Spesso gli studi di grafica si candidano per partecipare a dei bandi circa lo svolgimento di un determinato lavoro e curano una rete di contatti che rappresentano la loro domanda. Si tratta quindi di un lavoro di squadra in cui ognuno dovrà avere dei compiti ben precisi. Lavorare nel team di comunicazione di un'azienda significa invece essere inseriti in un contesto diverso rispetto ai precedenti. In questo caso si lavorerà in stretto contatto con i responsabili di marketing e comunicazione e si eseguiranno principalmente dei lavori grafici legati al settore in cui opera l'azienda. Si tratta quindi di un tipo di lavoro più mirato, ma che può portare ad un'alta specializzazione in un determinato settore. Capire quale sia la soluzione migliore per un grafico è davvero una domanda da mille dollari. La rispost risiede nelle esigenze e nelle caratteristiche di ognuno. Alcuni preferiscono un lavoro freelance perché questo garantisce sempre una certa diversità, dal momento che si lavora per più richiedenti che hanno esigenze differenti. Altri preferiscono lavorare in azienda per avere maggiore stabilità e preferiscono specializzarsi in un determinato settore, quindi rifiutano il lavoro freelance e puntano ad entrare nel team di comunicazione di un grande business. Insomma, ognuno ha le sue esigenze ma di sicuro chi lavora come freelance dovrà trovare una buona strategia per avere sempre nuovi clienti. In questo caso sarà fondamentale farsi conoscere e "mettere in vetrina" il proprio talento nei numerosi siti dedicati ai grafici. Sarà fondamentale avere un sito che possa esprimere al meglio la cifra del proprio talento e curare la presenza sui social dovrà essere una priorità. Anche avere un blog come questo potrà contribuire a farti conoscere e ad attirare l'attenzione su un numero più alto di clienti! Parola nostra!