Manifesti pubblicitari famosi

Manifesti e pubblicità

Il manifesto pubblicitario è uno degli strumenti più potenti per promuovere un prodotto, per pubblicizzare un evento o, più semplicemente, per diffondere un messaggio. Dando uno sguardo ai manifesti pubblicitari originali e famosi ci rendiamo conto che un manifesto può servire per numerosi scopi. Può capitare che non abbiamo mai dovuto pensare alla creazione di manifesti creativi e di colpo ci tocca farlo per una serie di innumerevoli motivi che spaziano dai doveri aziendali agli eventi da organizzare a livello personale. In base alla funzione del manifesto, questo può assumere diverse dimensioni. I manifesti più comuni sono quelli di dimensioni 70x100 ma non è detto che si possa variare sulla grandezza. Si spazia infatti dai formati standard ai formati extra large, basti pensare a uno dei tanti manifesti pubblicitari famosi comparsi sulle più importanti città italiane firmati Oliviero Toscani. I manifesti possono essere affissi in città nelle apposite aree oppure all'interno di edifici o luoghi particolari, come le sedi delle associazioni, i luoghi di culto, i musei o le scuole. Il manifesto deve quindi cogliere l'attenzione puntando su due elementi principali, l'impatto visivo e la sinteticità; per saperne di più dai un'occhiata al nostro articolo. Questi due elementi servono a raggiungere lo scopo del manifesto che è quello di comunicare con immediatezza ed efficacemente. La storia dei manifesti pubblicitari comincia nel periodo della Rivoluzione Industriale nel Regno Unito e in Francia. Le prime aziende iniziarono a farsi conoscere affiggendo delle immagini dei propri prodotti in giro per le città. Le immagini spesso venivano create da veri e propri artisti, basti pensare a Touluse-Lautrec, e accompagnate da slogan che invogliavano ad acquistare il prodotto. Negli anni il manifesto è diventato un vero e proprio baluardo del marketing industriale. Negli anni Venti e Trenta del 900 le città si riempirono di manifesti che pubblicizzavano macchine, prodotti dell'industria manufatturiera come stoffe e saponi, eventi teatrali e programmi politici. Furono questi gli anni in cui vennero creati i primi manifesti del Campari, veri e propri baluardi della pubblicità aziendale tramite manifesto. Come non ricordare i manifesti della Fiat 500, macchina simbolo degli anni '50 e del boom industriale successivo alla Seconda Guerra Mondiale. Gli anni 80 invece li ricordiamo con i memorabili manifesti della pasta Barilla. Le scene di vita quotidiana che rappresentavano al meglio l'italianità degli anni di crescita economica erano le scelte predilette dell'azienda simbolo della pasta di casa nostra. Sempre in quegli anni Pirelli iniziò delle campagne pubblicitarie tramite manifesti che colsero nel segno. Il manifesto Pirelli dell'elefante è impresso nella memoria di ogni italiano! Esso raffigura un pneumatico che viene usato all'interno dell'immagine di un elefante a mo' di proboscide. La grafica, firmata Armando Testa, è considerata un'eccellente buona pratica nel campo del manifesto pubblicitario. Questo esempio di cartellone pubblicitario infatti sintetizza un concetto, quello di resistenza del prodotto, arricchendolo con la creatività dell'intera immagine. La comunicazione pubblicitaria dopo tutto punta su questo: impatto visivo, immediatezza del messaggio e creatività. Un manifesto troppo denso di testo o pieno di immagini confuse potrebbe rischiare di avere la funzione opposta rispetto a quella per cui è stato creato, finendo così per confondere i destinatari del messaggio. In alcuni casi, oppure, il manifesto è talmente anonimo che non viene notato affatto. Il bilanciamento testo-immagine è sicuramente una variante fondamentale da considerare ma anche la qualità delle immagini e la scelta delle stesse possono fare la differenza....ce lo insegnano i grandi maestri della comunicazione pubblicitaria!

Locandine film e manifesti film

Come abbiamo scritto nel paragrafo precedente, se il manifesto è particolarmente originale e di impatto questo è destinato a rimanere a lungo nella memoria di chi lo ha visto. Sono veramente tanti gli esempi di manifesti pubblicitari e locandine che col passare degli anni sono diventati veri e propri oggetti di design. Le locandine di Touluse-Lautrec per gli spettacoli al Moulin Rouge sono considerate delle vere e proprie opere d'arte, non solo per il loro valore artistico ma anche per l'intelligenza con la quale la comunicazione pubblicitaria è stata impostata dalla genialità dell'artista. Touluse Lautrec può considerarsi un antesignano della grafica pubblicitaria, il padre di tutti i grafici! Parlando di manifesti e locandine, non possiamo non soffermarci sul periodo d'oro del cinema e su quanto le locandine cinematografiche abbiano rappresentato questi anni magici. Sin dai primi spettacoli cinematografici, la locandina che pubblicizzava la proiezione del film aveva un valore importantissimo. Le prime proiezioni cinematografiche venivano effettuate all'interno di circhi come spettacoli d'intrattenimento del tutto ancillarii rispetto agli show di acrobati e animali. Per questo le prime locandine cinematografiche somigliavano molto a quelle degli spettacoli circensi. Con la diffusione delle sale cinematografiche e l'avvento di Hollywood la locandina ha iniziato ad avere un valore iconico sempre più forte. I classici della cinematografia internazionale come Via col vento o Casablanca sono impressi nella nostra mente con le immagini culto delle locandine che li hanno resi famosi. Chi si dimentica il bacio appassionato della locandina di Via col vento? E cosa dire della locandina di Vacanze Romane con il sorriso incantevole di Audrey Hepburn in sella alla mitica vespa guidata dall'affascinante Gregory Peck! Immagini che restano impresse nella mente, così come..... quelle sicuramente meno belle ma altrettanto memorabili degli horror e thirller degli anni 60,70,80 e 90. Gli artigli di Nightmare, i denti affilati della saga Lo squalo di Stephen Spilberg, l'urlo disperato di Janet Leigh in Psycho di Alfred Hitchcock, o quella terribile scritta rossa IT su sfondo bianco che da piccoli ci impediva di spegnere la luce della nostra cameretta prima di addormentarci. Queste locandine, create con maestria da grafici e artisti sono rimaste nella nostra mente perché hanno saputo cogliere nel segno il messaggio chiave del film. Hanno quindi saputo creare un connnubio perfetto tra testo e immagine, sapendo così convogliare un messaggio chiaro e potente. Comunicare significa fare questo: creare una sintesi perfetta tra diversi linguaggi che possa rappresentare il mezzo ideale per comunicare un messaggio. Prendere ispirazione dai maestri della grafica significa studiare le loro opere, significa copiare sapientemente e riprodurre le loro tecniche aggiungendo la propria creatività. Entra in un qualsiasi negozio vintage e inizia a curiosare tra le locandine, immergiti in un mondo passato che non smette di incantare il presente!