Come promuovere il proprio brand offline
Promuovere il proprio brand offline è fondamentale per farsi conoscere, per far conoscere ai futuri fruitori del nostro servizio o ai nostri clienti il nostro lavoro, i nostri valori e i nostri prodotti. Per sapere come muoversi nel momento in cui prepariamo una vera e propria campagna di marketing dobbiamo ovviamente studiare tutti i canali che meglio si adattano al nostro target e che ci permettono di arrivare ad esso nella maniera più immediata e intelligente possibile. Per farlo dobbiamo innanzitutto conoscere bene il nostro target, facendo magari un'indagine di mercato che ci permetta di individuare quella fetta di utenza che possa veramente essere intressata a ciò che facciamo.
Non è mai un'operazione facile, ma con l'aiuto degli esperti in materia possiamo sicuramente capire chi sono quelle persone che possono approfittare del nostro servizio e che quindi possono diventare nostri clienti. Non si tratta quindi di scegliere necessariamente le vie che al momento sembrano essere più blasonate, si tratta semplicemente di capire quali sono i canali adatti per dare valore al nostro business. Siamo nell'era del Web, del Dio Supremo Social Marketing, di Facebook, Twitter, Pinterest e quant'altro quindi sembra sempre strano parlare di canali che vannno oltre il mondo del web e tutte le sue sfumature. Ci sentiamo forse un po' arretrati quando pensiamo alle vie tradizionali di comunicazione per il nostro brand nell'era del mondo ipertecnologico...ma sbagliamo!
Infatti se il nostro target non ama la tecnologia per una serie di motivi sarà del tutto inutile puntare su una campagna di social marketing e pubblicizzare su facebook la nostra attività e sarà invece meglio investire sulle vie di comunicazione pubblicitaria tradizionale come i cataloghi in brossura oppure i depliant . Per promuovere il proprio brand offline infatti abbiamo a disposizione un nutrito gruppo di canali e strumenti. Non dobbiamo pensare solo a volantini, dépliant, cartoline e gadget aziendali vari, ma dovremmo pensare proprio agli strumenti di comunicazione che oggi sembrano (e sottolineiamo "SEMBRANO") essere soppiantati dal web, tipo la radio e la televisione. Se il nostro brand viene utilizzato principalmente da chi passa gran parte del suo tempo davanti alla televisione potremmo puntare su un tipo di pubblicità che sfrutta al meglio questo strumento.
Potremmmo ad esempio indagare circa i pacchetti pubblicitari che offrono le reti che vengono più seguite dal nostro target, anche a livello locale. Non dobbiamo neanche dimenticare il potere comunicativo della radio.
La radio rappresenta forse il primo vero mezzo di comunicazione moderno delle ultime generazioni. La radio ha accompagnato le giornate dei nostri nonni e dei nostri genitori per anni ed anni e anche oggi rimane viva nelle abitudini e nella routine di chi ama ascoltare. Si tratta dunque dello strumento per eccellenza della vita di tutti i giorni, quello che ha un potenziale che non vediamo a occhio nudo ma che ... ci entra nella testa come il più battente tormentone estivo! Come togliersi dalla testa un messaggio pubblicitario radiofonico intelligente e ben studiato? Impossibile, proprio per questo non è affatto il caso di relegare in un angolino la mitica, inimitabile, intramontabile e sempre amica RADIO!
Come promuovere un marchio online e offline: idee e consigli
Se nell'articolo precedente abbiamo cercato di spiegare che in realtà non esiste il mezzo per eccellenza e non esiste una stretta gerarchia tra offline e online, quando si tratta di promozione di un brand, quì cercheremo di darti alcuni esempi importanti, per far sì che la scelta della tua campagna di marketing possa produrre degli ottimi risultati. Come abbiamo detto precedentemente è fondamentale individuare un target di riferimento e studiarlo nei suoi comportamenti. Solo così si potrà capire quali sono i mezzi di comunicazione che meglio si addicono ad esso. Ovviamente non esiste una stretta e manichea divisione tra offline e online. Non si tratta di scegliere tra Roma e Milano o tra carbonara con la pancetta o col guanciale! Ossia, non è detto che se ci orientiamo sulla promozione del nostro brand offline non possiamo lasciare alcuni spazi di comunicazione anche alla rete. Bisogna ovviamente trovare un bilanciamento ideale tra le due modalità e questo si può ottenere solo dopo aver studiato nel dettaglio il nostro target. Per quanto riguarda la comunicazione online sarà molto importante affidarsi a chi conosce bene la rete. In effetti la più grande differenza tra mondo della comunicazione online e mondo della comunicazione offline è proprio il fatto che la rete presenta un numero illimitato di possibilità e con esse vi sono anche delle notevoli insidie. Per questo motivo è necessario affidarsi a chi conosce bene questo mondo, senza improvvisarsi avventori della rete. Alcune regole sono tuttavia valide sia per i mezzi online che per i mezzi offline.
Seguire sempre lo stile aziendale è forse la regola numero uno. Lo stile non riguarda solo l'estetica, la scelta di grafiche, fonts e colori ma anche il linguaggio, il tono che si dà ai contenuti e la modalità con la quale vengono veicolati alcuni messggi. Alla fine sono proprio i contenuti, ossia ciò che si dice e ciò che si vuole comunicare (per usare altre parole e altre lingue "il content") a fare la differenza e a determinare il valore effettivo di un certo messaggio.
Non dobbiamo mai dimenticare che è proprio il messaggio che si vuol dare l'elemento che dice di più su di noi. Quindi non bisogna mai usare un tono che non rispetti il nostro stile aziendale, una parola che possa essere male interpretata e che alluda a significati poco chiari o una "battutaccia" che proprio non c'entra nulla con quanto vogliamo esprimere. Evitare la caduta di stile è quindi la regola più importante, indipendentemente dal fatto che si agisca su canali in rete o su canali fuori dalla rete. Numerosi sono gli esempi di famosissimi brands che per alcune occasioni particolari, come ad esempio per il periodo Natalizio (momento clou per qualsiasi campagna di pubblicizzazione di brands e prodotti), hanno fatto degli enormi scivoloni nel tentativo di realizzare un messaggio ironico ed efficace.
Ci viene da pensare al Cornetto Algida di alcuni anni fa o alla recente pubblicità dei Baci Perugina "Pink". Una foto sbagliata che allude a qualcos'altro, una parola scritta con un font particolarmente in disaccordo con lo stile aziendale, una frase poco chiara o facilmente fraintendibile....la storia della pubblicità è costellata da enormi scivoloni, tanto che vi si potrebbe scrivere un libro (sicuramente qualcuno l'ha già fatto), proprio per questo è necessario ribadire che, sì, sbagliando si impara, ma evitare l'errore in alcune circostanze è anche meglio!