Graphic design: cos'è e come si diventa professionisti

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Il graphic design è un mondo che attira sempre più persone. Si tratta di un universo affascinante in cui competenza tecnica e creatività debbono convivere per creare una professionalità multisfaccettata e di altissimo livello. Il graphic designer è colui che si occupa di grafica utilizzando il PC e tutti i software dedicati alla grafica digitale per creare una riivista, un depliant a 3 ante, un fascicolo a 3 copie oppure, semplicemente, una busta personalizzata.
Il mestiere del grafico, o per la precisione, del graphic designer, è una di quelle professioni che hanno prosperato nell'era del web 2.0. A dire il vero i grafici esistevano anche tantissimi anni fa, la parola "grafica" infatti deriva dal latino "graphicus" ossia "attinente al disegno" e ci fa pensare a tutto ciò che è connesso al disegno realizzato su carta. Il graphic design invece ha un significato diverso, perché si rifà ad una professione che si lega totalmente alla progettazione grafica su supporto digitale. Si inizia a parlare di graphic design in tempi decisamente recenti, basti pensare alla diffusione del pc negli anni '90. I grafici hanno subito abbracciato questa innovazione e hanno visto in essa del potenziale per sviluppare al meglio la propria professione e toccare orizzonti che precedentemente sembravano impossibili. Il Mac iniziò quindi a diventare lo strumento per eccellenza da utilizzare in ogni studio di graphic design e pian pianino i maggiori programmi di grafica digitale come PhotoShop hanno iniziato a prendere campo, fino a diventare talmente tanto popolari che non solo gli addetti ai lavori, ma anche i comuni mortali cominciarono a volerne capire di più e magari fare della grafica digitale un hobby. 

Come si diventa graphic designer

Per diventare grafico non basta la passione e la creatività, ma è necessaria una conoscenza profonda degli "strumenti del mestiere". Per poterli conoscere e imparare a sfruttare tutte le loro potenzialità è necessario seguire dei percorsi di studio ben delineati. Questi permetteranno di acquisire le competenze necessarie per mettere in pratica la propria vena creativa e la propria ispirazione. Numerose sono le scuole e i percorsi universitari che in Italia danno la possibilità agli appassionati di grafica di specializzarsi nel settore. Sembra strano ma questo è un fenomeno decisamente recente! Negli anni 90 sono infatti nate le prime scuole universitarie specializzate nella grafica pubblicitaria e nel tempo queste si sono continuamente evolute introducendo nuovi corsi e nuovi indirizzi. In Italia ci sono molteplici scuole di prestigio specializzate nei mestieri della grafica ed alcune di esse sono molto selettive, ma ciò significa che esservi ammessi comporta un percorso formativo di alto livello. lo IED di Milano è probabilmente la scuola di design più importante d'Italia, ma anche l'indirizzo Design del Politecnico di Milano o l'Istituto d'Arte Applicata di Torino rappresentano delle eccellenti scuole in cui formarsi per diventare graphic designer. Si tratta quindi di percorsi universitari che debbono essere raggiunti dopo il diploma e che, in alcuni casi, richichiedono alcune conoscenze di base.
Tuttavia non è così per tutte le scuole, quindi se si è interessati a frequentarle vale sempre la pena verificare con ogni singola istituzione quali sono i criteri d'ammissione. Non è necessario avere un diploma di Istituto d'Arte o di Liceo Artistico per essere ammessi in queste scuole di specializzazione universitaria. Tuttavia iniziare un percorso di formazione in questi istituti di istruzione superiore potrebbe facilitare l'approccio ad alcune materie che verranno poi affrontate all'università. Ci vorrà di sicuro tanta tanta voglia di studiare! 

Come si lavora in questo settore

Il lavoro del grafico non è certo statico! Si tratta di una professione multisfaccettata che spazia in moltissimi campi. Una cosa è sicura: fare il grafico non significa certo starsene seduti in poltrona a contemplare uno schermo. Le scadenze sono all'ordine del giorno e svolgere dei lavori, come ad esempio progettare dei cataloghi per una nuova linea di prodotto o delle cartellette personalizzate per altri professionisti, che spesso non ci capiscono nulla di grafica, non è certo facile. La sfida più grande di un grafico è quella di soddisfare le necessità dei propri clienti senza accettare di svolgere dei lavori grafici che vanno contro il proprio stile e i propri valori. Non è roba da poco! Bisogna sicuramente farsi un certo bagaglio di esperienza prima di riuscire ad ottenere questo equilibrio.
Ma ora torniamo a noi. I grafici possono lavorare come freelance oppure possono lavorare in agenzie o studi addetti alla grafica pubblicitaria, o ancora nei team di comunicazione di un'azienda. Si tratta di vie e modalità diverse per mettere in pratica il proprio talento e per esercitare il proprio mestiere, ma tutte presentano dei vantaggi.
Essere freelance significa  avere partita IVA ed esercitare questo mestiere senza contratti lunghi o vincoli permanenti con un'azienda particolare. Significa essere capi di se stessi e questo comporta inevitabilmente una serie di vantaggi. Lavorare in uno studio specializzato in grafica e comunicazione significa invece essere inseriti in un team di grafici con i quali collaborare per realizzare determinati progetti richiesti da privati, associazioni o da aziende come ad esempio la nuova immagine coordinata (bust, biglietti da visita e carta intestata)  per un brand di moda, oppure ancora cataloghi in brossura oppure cataloghi cuciti a punto omega per una azienda manifatturiera. Spesso gli studi di grafica si candidano per partecipare a dei bandi circa lo svolgimento di un determinato lavoro come ad esempio un lgo aziendale oppure un brad book e curano una rete di contatti che rappresentano la loro domanda.
Si tratta quindi di un lavoro di squadra in cui ognuno dovrà avere dei compiti ben precisi. Lavorare nel team di comunicazione di un'azienda significa invece essere inseriti in un contesto diverso rispetto ai precedenti. In questo caso si lavorerà in stretto contatto con i responsabili di marketing e comunicazione e si eseguiranno principalmente dei lavori grafici legati al settore in cui opera l'azienda. Si tratta quindi di un tipo di lavoro più mirato, ma che può portare ad un'alta specializzazione in un determinato settore. Capire quale sia la soluzione migliore per un grafico è davvero una domanda da mille dollari. La risposta risiede nelle esigenze e nelle caratteristiche di ognuno. Alcuni preferiscono un lavoro freelance perché questo garantisce sempre una certa diversità, dal momento che si lavora per più richiedenti che hanno esigenze differenti. Altri preferiscono lavorare in azienda per avere maggiore stabilità e preferiscono specializzarsi in un determinato settore, quindi rifiutano il lavoro freelance e puntano ad entrare nel team di comunicazione di un grande business. Insomma, ognuno ha le sue esigenze ma di sicuro chi lavora come freelance dovrà trovare una buona strategia per cercare sempre nuovi clienti e per consolidare i rapporti con i clienti già avuti!